Son solo quattro paragrafi, ma mi hanno colpito perché spiegano benissimo un aspetto poco conosciuto del Coaching: il rispetto e la fiducia nella crescita che il Coach mette in campo durante il percorso.
Non è solo una questione di obiettivi, di fare chiarezza… il Coaching è simile alla cura che mettiamo nell’innaffiare seme. Nel rispetto dei tempi e dei modi della persona, proprio questa cura è l’arma segreta per raggiungere risultati.
Quando piantiamo un seme, notiamo che è piccolo, ma non lo critichiamo perché è senza radici e senza fusto.
Lo trattiamo da seme, dandogli l’acqua e la cura che serve a un seme.Quando la pianta spunta fuori dalla terra, non la critichiamo perché è piccola e non critichiamo le gemme per non essere aperte. Le diamo le attenzioni che le servono in ogni stadio della crescita.
La rosa è sempre una rosa, quando è un seme, quando fiorisce, fino a quando muore.
In sé, in ogni attimo, contiene il suo potenziale. Sembra sempre in cambiamento, ma in realtà, è perfettamente giusta così come è.
W.T. Gallwey